SALUTO DI SUA ECCELLENZA MONS. DAVIDE CARBONARO O.M.D IN OCCASIONE DELL’INIZIO MISTERO EPISCOPALE
Saluto di S. E.za Mons. Davide Carbonaro O.M.D
Arcivescovo Metropolita di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo
in occasione dell’inizio del ministero episcopale 18 maggio 2024
Da questo luogo cuore della Chiesa diocesana di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo, giunga a tutti la Pace del Signore Risorto nostra speranza. Saluto con affetto l’Arcivescovo Salvatore Ligorio che ha voluto rinnovare nelle sue parole a me rivolte oggi e in questi giorni, sentimenti di cordialità e di incoraggiamento. Grazie Arcivescovo Salvatore per il tuo servizio appassionato alla Chiesa diocesana e alle Chiese di Basilicata. Questa Comunità ti ha accolto e continuerà ad amarti come padre nella fede. E rivolgo un caro saluto a S. E.za Mons. Agostino Superbo e ai Vescovi di Basilicata. Saluto Sua Eccellenza Reverendissima, Policarpo Metropolita d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale. Saluto le autorità civili e militari che ringrazio per la cura e la preparazione di questo evento. Abbraccio e benedico i presbiteri i diaconi i consacrati e le consacrate, tutto il popolo di Dio di questa Chiesa diocesana, che accompagna i primi passi del mio servizio episcopale. Grazie.
Il gesto che stiamo compiendo è legato ad immagini che hanno la loro radice nel Vangelo. Erano le folle che si stringevano intorno a Gesù mentre egli annunciava la Parola e la vicinanza del Regno. Così, tutte le volte che egli sedeva per raccontare le parabole o annunziare ai suoi il mistero della Pasqua di morte e resurrezione, lo faceva attraverso delle cattedre improvvisate: una collina, la barca, la casa degli amici, il cenacolo, la croce. Ancora oggi il segno della cattedra è profondamente evocativo. Nel nostro immaginario comune ci riporta all’infanzia quando gli insegnanti si sedevano per consegnarci il deposito delle conoscenze umane. Questa dimensione di consegna e di insegnamento, rimane profondamente legato al servizio evangelico della cattedra. Il Vescovo è colui che ha ricevuto il buon deposito della fede ed è chiamato a consegnarlo innanzitutto con la testimonianza della vita ai suoi figli e alle sue figlie e a tutti gli uomini di buona volontà. È quanto esprime l’Apostolo Paolo, scrivendo alle prime comunità cristiane: “Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici” (1 Cor 15,3).
In questa catena di successione apostolica e di consegne, oggi ci sentiamo stretti a Gesù che continua nella storia la sua presenza, mentre attendiamo il suo ritorno. La cattedra posta ben visibile nella chiesa madre della Diocesi, è memoria di questa attesa. I Vescovi nella loro successione apostolica vi salgono in modo provvisorio e fedele, indirizzando sguardo e cuore del Popolo di Dio, all’unico Maestro e Signore che viene con tutti i suoi Santi.
Nella chiesa cattedrale, celebriamo la Parola e i Sacramenti, qui, in profonda comunione con il suo Pastore, tutta la Chiesa diocesana che vive pellegrina nel tempo, manifesta nel decoro e nella bellezza il volto della Sposa che dal fonte battesimale genera i suoi figli e le sue figlie.
Raccoglici ancora intorno a te dolce Maestro, perché niente possa turbare la gioia dell’incontro e con Maria tua Madre, San Gerardo e i Santi della Chiesa di Lucania, ti possiamo servire ed amare ogni giorno della nostra vita.