Nell’Omelia per la Festa della Santa Famiglia e per l’apertura dell’Anno Giubilare, Mons. Davide Carbonaro ha tracciato un cammino di speranza e responsabilità, invitando a “restituire Dio all’uomo e l’uomo a Dio.” La famiglia, ha spiegato, è il luogo dove si imparano l’amore, la solidarietà e la capacità di affrontare le difficoltà, diventando il cuore di un pellegrinaggio che conduce alla pace e alla giustizia. In un forte richiamo sociale, il Vescovo ha evidenziato la necessità di ricostruire i fondamenti della nostra convivenza. “Restituiamo giustizia al lavoro, rimettendo al centro la persona e non il profitto”. Ha poi sottolineato il valore della dignità umana, invitando a guardare con occhi fraterni chi è costretto a migrare: “L’altro non è il mio avversario, non mi sottrae spazio vitale. È mio fratello e ha diritto ad abitare con me.” Un pensiero speciale è stato rivolto ai giovani, spesso schiacciati da egoismi e pretese degli adulti: “Restituiamo alle giovani generazioni la forza dei loro sogni, aprendo la strada al loro futuro senza condizionare le loro scelte.”
Mons. Carbonaro ha concluso invitando a vivere il Giubileo come un tempo di restituzione e riconciliazione, per restituire alla terra la sua bellezza e alle nostre comunità il vigore dei valori evangelici.