MESSAGGIO PER I 50 ANNI DELLA PRESENZA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE NELLA DIOCESI DI POTENZA
Sono grato al Signore per gli uomini e le donne che da cinquanta anni si ispirano nella nostra Chiesa diocesana al movimento di Comunione e Liberazione e a quel carisma di testimonianza evangelica, che animò Don Luigi Giussani. Il suo racconto della fede come esperienza dell’incontro con il Risorto, diede vita a quei gruppi di studenti che sono all’origine del Movimento cattolico. La coerente testimonianza di come l’avvenimento cristiano possa dare senso all’intera esistenza, ha guidato la vita e le scelte di tanti ragazzi e ragazze, che hanno posto la fede nell’impegno concreto del quotidiano. L’intento di Giussani fu quello di tornare con spirito rinnovato alle origini e al “fatto cristiano”. Tale impegno manifestò soprattutto nell’ambito educativo quella ricerca esperienziale dell’incontro con Cristo. Desidero che ancora oggi il Movimento, nell’attuale clima del cammino sinodale, possa ancora accompagnare tanti giovani della nostra Società a riscoprire le radici della fede, orientando quel senso cristiano dell’uomo che è radicato nella coscienza. Si attui quel “ministero della prossimità” che la voce sinodale della Chiesa sta chiedendo come risposta alla “Conversione pastorale” che Papa Francesco sollecita nel suo magistero. D’altra parte, un attento dialogo con la cultura e con gli ambienti vitali della nostra società, porti a considerare che il Vangelo ha ancora da dire al nostro tempo e che Cristo: “Rivela l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione” (GS 22).
Potenza 10 dicembre 2024
+Davide Carbonaro O.M. D.
Arcivescovo Metropolita