Dio non scarta, ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata dei nonni e delle persone anziane. Lui, come canta il salmo: Insegna a contare i nostri giorni, perché il tempo offerto all’uomo è un dono e noi tutti contiamo ai suoi occhi. Vorrei che giungesse l’abbraccio del Vescovo a tutti i nonni e le nonne, gli uomini e le donne carichi di anni e di sapienza che trabocca dal cuore (Cf. Sal 90,12). Vi penso tra le mura domestiche, seduti sui davanzali delle case o nelle piazze. Desidero fissare il vostro sguardo e chiedere al vostro cuore di regalarmi il frutto prezioso dei vostri racconti. Non sono avanzi di una storia che volge al termine, ma frammenti di luce che accompagnano il nostro presente. Se il vostro sorriso è spento dalla malattia e dalla solitudine, desidero accenderlo con la preghiera che consola e con l’abbraccio che risana. Penso a quanti la vita sta provando con la lontananza o la perdita dei figli e delle persone care.  La mia fede mi dice che il Dio di Gesù Cristo, non toglie, ma moltiplica. Sono qui a chiedervi di coltivare con me questa instancabile speranza. Penso a quanti vivono nelle case di riposo e da tempo magari non ricevono visite dai propri cari e soffrono per questo abbandono. Il Signore non si dimentica di te e di me e ci tiene stretti nel palmo della sua mano. Desidero esprimere la gratitudine a tanti uomini e donne, giovani e volontari che si prendono cura degli anziani e sono un raggio di luce nella loro solitudine. Non vi caricate di un peso, ma le braccia ed il cuore, sono la dimora più bella dove gli anziani possano ritrovare un carico di fiducia ed un abbandono senza riserve. Vi affido tutti con le vostre famiglie e le persone con le quali condividete lo scorrere dei giorni, ai Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Madre di Dio. La loro attesa si compì con l’avvento del Signore Gesù, le nostre attese potranno realizzarsi sole se il cuore troverà in Lui la sua vera pace.

+Davide Carbonaro
Arcivescovo Metropolita
di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo