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MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO PER I 450 ANNI DALLA FONDAZIONE DEI LEONARDINI

Il 1° settembre si compiono 450 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fondati a Lucca nel 1574 da san Giovanni Leonardi. E’ l’Ordine religioso a cui appartiene il nostro Arcivescovo. In occasione dei festeggiamenti mons. Carbonaro ha fatto pervenire un messaggio al Superiore Generale il Rev.mo Padre Antonio Piccolo. “Desidero esprimere tutta la mia gioia e unirmi alla vostra gratitudine. La Santa Madre di Dio, che il Fondatore sentì fin dalla sua fanciullezza custode e madre, fu l’orientamento della sua vita santa. In ogni istante, l’additò, come fondamento e protezione, a quanti avrebbero consacrato la loro esistenza a servizio della Chiesa e dei fratelli, nella Congregazione da lui istituita a Lucca. La piccola famiglia dei Chierici leonardini ai piedi della Vergine, rimane per me, una delle icone che in questi anni ha accompagnato la mia vocazione. Anch’io ho dato credito e continuo a farlo, a quelle parole rivolte dal Santo ai primi compagni: “Vi ho affidati alla Regina degli Angeli ovunque andrete ella sarà a vostra custodia e protezione”.  Un monito che ha la sua radice nell’invio apostolico di Gesù: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura” (Mc16,15). Un annuncio da fare tenendo nel cuore e nella mente lo stile di Maria: “La credente” (Cf. Lc 1,45), colei che strinse tra le sue braccia, dopo averlo partorito (Theotokos), il Figlio di Dio e da discepola fedele, si abbandonò tra le braccia del Figlio che magnificò la sua piccolezza. Ecco le due coordinate teologiche e carismatiche che sono a fondamento della nostra famiglia: l’Incarnazione e la Pasqua, la cui primizia è celebrata nell’esaltazione di Maria, lodata sopra il coro degli Angeli. Santa Maria degli Angeli, appunto, come amava contemplarla San Giovanni Leonardi. Da Maria la nostra famiglia religiosa apprende quella compassione evangelica che indirizza la vita comune e il servizio apostolico nella Chiesa. Il Leonardi in uno dei suoi sermoni parlò proprio di “viscere della Madre”. In questa immagine profondamente umana, ma chiaramente evangelica, appare evidente l’unione di Maria con il corpo di Cristo. Sotto la croce, nel compimento del mistero pasquale lei è un tutt’uno con il Figlio. Allo stesso modo, nella Chiesa, “con viscere di Madre” è un tutt’uno con i figli del suo Figlio. Dopo 450 anni, la regola di vita che il Leonardi volle come traccia per segnare il cammino comunitario ed apostolico, rimane il nostro Magnificat con il quale cantare l’opera che Dio ha fatto e continuerà a fare nella sua immensa misericordia”.

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