Ultime Notizie

MESSAGGIO AI PRESBITERI E AI DIACONI IN OCCASIONE DELLA FESTIVITA’ LITURGICA DEL SANTO CURATO D’ARS E DI SAN LORENZO MARTIRE

Mentre ci apprestiamo a celebrare la festività liturgica del santo Curato d’Ars e del martire san Lorenzo, desidero rivolgere un caro saluto ai presbiteri e ai diaconi. Voi siete il cuore e la mano del Vescovo. L’esempio di questi due testimoni distanti nel tempo, è accomunato dall’unico Vangelo di Cristo, testimoniato nella verità e nella carità. Queste mie parole ti giungono mentre sei in un tempo di meritato riposo, dopo un anno di attività pastorale, o ancora immerso, con dedizione, a servizio del popolo di Dio tra le diverse manifestazioni della pietà popolare; o accompagnando i giovani e adulti in laboratori di umanità e di spiritualità. Ovunque tu ti trovi, sappi che sono vicino a te, alle tue speranze, alle tue fatiche, alle tue delusioni, alle tue gioie. Il santo di Ars, non si scoraggiò lungo la sua esistenza, ma colse i momenti di difficoltà come crocevia della santità, occasioni che il Signore poneva davanti a lui per diventare santo. Comprese per quella sapienza dei semplici, come ogni sforzo pastorale nasce da un incontro personale con il Maestro, nel segreto del cuore. Così, la sua carità apostolica si allargò come un orizzonte di speranza: dalla piccola chiesina di Ars, all’intera Chiesa del Signore. Oggi guardiamo a lui con affetto, chiedendo che interceda per noi e che ci accompagni per quella scuola del Vangelo che edifica il Regno dei Cieli. Lì i miti possederanno la terra, i poveri allargheranno lo spazio della loro tenda, i cercatori di giustizia assomiglieranno a Dio che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti, quelli dal cuore pacificato semineranno la pace nei solchi della misericordia. Grazie Padre Giovanni per la tua santa ostinazione al servizio del bene e della semplicità del cuore. In questi giorni guardiamo anche a Lorenzo che fa risplendere le nostre Chiese di bellezza per la diaconia evangelica. Gesù un giorno affermò che dove è il nostro tesoro sarà il nostro cuore. Lorenzo comprese come il tesoro della Chiesa sono i poveri, gli ultimi, i segnati dalla precarietà. Non trasformò certamente la loro povertà in ricchezza, ma si fece povero con loro, per condividere il poco che divenne molto per tutti. Non smettiamo di indossare la dalmatica diaconale. La veste del servizio che accomuna vescovo presbiterio e diaconato a Cristo; il servo obbediente del Padre, amico degli uomini, compassionevole e pieno di misericordia. Al Popolo di Dio chiedo di pregare per i Pastori, di amarli così come sono, di non esasperarli, ma di condividere il comune cammino della santità. Non ci salviamo da soli e ci facciamo santi insieme.

+Davide Carbonaro O.M.D.

 Arcivescovo Metropolita

          di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo

Articoli Correlati