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L’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO DELLA MESSA DELLA NOTTE DEL NATALE DEL SIGNORE

“Chiediamo in questa notte santa nella quale Dio ha rotto i confini ed è entrato tra le pieghe della nostra fragile carne, che l’umanità smetta di avere confini segnati da guerre e conflitti infiniti”. Lo ha detto l’Arcivescovo durante l’omelia della Messa della notte di Natale. “Siamo stanchi del ritardo ostinato di fraternità universale; – ha continuato – stanchi del pianto dei bambini e degli anziani; stanchi di quell’odio che si arma perché venga garantito il profitto di pochi, sul bisogno e la libertà di molti”. E ha concluso: “Come sorge il nuovo giorno, così sorga per questa nostra umanità un tempo di riconciliazione e di pace che solo tu puoi condurre alla sua pienezza”.

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