LA COMUNITÀ CRISTIANA SI PREPARA A DARE L’ULTIMO SALUTO A PAPA FRANCESCO

La Chiesa vive giorni di commozione e preghiera. Mentre i fedeli continuano a recarsi nella Basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma di Papa Francesco, la comunità cristiana si prepara a salutare un Pontefice che ha lasciato un segno indelebile.
Il 26 aprile 2025 alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro, si celebrerà la Messa esequiale, dando inizio ai novendiali, nove giorni consecutivi di preghiera e suffragio. Attraverso la Celebrazione eucaristica, la Chiesa innalza la sua supplica al Signore, affidando il Pontefice defunto alla misericordia divina e rendendo grazie per il suo ministero petrino.
I novendiali, dal latino novem dies (“nove giorni”), sono un tempo liturgico regolato dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis (nn. 13 e 27) che accompagna la Chiesa nel ricordo del Papa defunto. Iniziano dopo i funerali solenni e culminano con una messa conclusiva, che prepara i Cardinali al conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Le celebrazioni, principalmente nella Basilica di San Pietro, vedono ogni giorno la presidenza di un Cardinale e la partecipazione di gruppi distinti di fedeli, tra cui vescovi, ordini religiosi e laici.
Questa diversità esprime l’universalità della Chiesa e il servizio pastorale del Santo Padre. I novendiali sono un atto di carità spirituale, radicato nella fede nella comunione dei santi, e nella potenza della preghiera che accompagna l’anima del defunto verso la misericordia divina. Anche l’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo si unisce a questa grande preghiera. Interpretando i sentimenti del presbiterio e di tutti i fedeli, il nostro Padre Arcivescovo, Monsignor Davide Carbonaro, invita la comunità a partecipare alla Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, che sarà celebrata nella Cattedrale di Potenza il 29 aprile alle ore 19:00.
Sarà un momento per raccogliersi in preghiera e affidare Papa Francesco alla misericordia di Dio, rinnovando con fede e gratitudine il ricordo di una guida vicina e profonda, segno di una Chiesa capace di parlare al cuore dell’umanità.
La comunità diocesana è chiamata a partecipare, affinché questa supplica condivisa diventi voce di unità, gratitudine e speranza.
Don Domenico Pace
Direttore Ufficio Liturgico Diocesano