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Isaia, l’ecumenisco e la cronaca

”Imparate a fare il bene, cercate la giustizia. Aiutate gli oppressi, proteggete gli orfani e difendete le vedove”. Le parole di Isaia ( Is. 1,17),  dell’VIII sec. a.C.,  calate nella cronaca del mondo globalizzato e fatte proprie dalle varie confessioni cristiane in cammino ( spesso faticoso) verso l’unità,  per superare lo scandalo della divisione.

Mons. Ligorio per il Cattolici  e i pastori delle varie confessioni ( Evangelici, Ortodossi, ed Avventisti ) hanno pregato insieme , a chiusura della settimana, nel teatro Stabile di Potenza  con testi ecumenici,  ed  hanno meditato sull’attualità dell’appello di Isaia. Doveva essere, per la verità, soprattutto    un dialogo con le istituzioni civili sul significato “qui ed oggi” del messaggio biblico “ imparate a fare il bene, cercate la giustizia “.  Si è risolto invece in un dialogo interreligioso. Delle istituzioni era presente solo  il consigliere regionale Tommaso Coviello ( ex Lega, attuale Fratelli d’Italia) che ha portato il saluto del presidente della regione Bardi.

Molto  concreto e costruttivo  invece il confronto  ecumenico. L’Arcivescovo  ha parlato  di bene comune che interpella i credenti, invitandoli, come fa da tempo , “ ad usciredalle sagrestie,  perché la misura della giustizia  è l’incarnazione di Dio e la dignità dell’uomo “. E padre Adrian Roman, della chiesa ortodossa rumena, ha aggiunto a questo invito la  visione escatologica: la giustizia di cui parla Isaia – ha detto –  è descritta dal vangelo di Matteo (25,35-44): “ avevo fame, avevo sete, ero malato e carcerato….” . Scendendo invece nella politica, il pastore avventista  Stefano Calò ha fatto sue le parole di  Baden Pawel, fondatore dello scoutismo :“provare lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”. Il legame tra Isaia e le crisi sociali di oggi ha fatto dire a  Nicola Giammaria, della Chiesa evangelica della riconciliazione che “ la società ha bisogno  di  riscoprire il vangelo”e  di trovare credenti  capaci  di  testimoniare  la buona novella  e  di rendere Dio presente tra di noi. Don Massimiliano De Luca, responsabile cattolico del dialogo ecumenico   :” Isaia ci ha provocati nel cammino concreto  verso l’unità ”.

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