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IN ECUADOR IL CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE

“Fraternità per guarire il mondo” è stato il tema del 53° Congresso Eucaristico Internazionale che si è svolto a Quito dall’8 al 15 settembre. In un video messaggio, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della “fraternità eucaristica”, definendola un elemento cruciale per costruire un mondo più giusto e pacifico. Il Santo Padre ha invitato i fedeli a riscoprire una fraternità radicale con Dio e tra di loro, ricordando che l’Eucaristia ci unisce in un solo corpo: “Siamo uno nel Signore delle nostre vite, e solo in questa unità possiamo servire e guarire il mondo”.

Il Congresso ha visto la partecipazione di delegazioni da tutti i continenti (circa 4.500 i partecipanti), evidenziando la dimensione universale della Chiesa. Oltre alle celebrazioni liturgiche, il congresso ha offerto momenti di catechesi, conferenze e dialogo su come l’Eucaristia può ispirare i cristiani a vivere la loro fede in modo più autentico e attivo nella società. Tra i numerosi partecipanti italiani la delegazione proveniente dalla diocesi di Matera-Irsina, guidata dall’Arcivescovo Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo è stata la più numerosa con sei membri tra sacerdoti e laici. La partecipazione a Quito ha rappresentato una continuità ideale con il Congresso Eucaristico Nazionale del 2022, ospitato proprio a Matera.

I membri della delegazione di Matera hanno vissuto intensamente l’esperienza di preghiera e fraternità, contribuendo attivamente alle celebrazioni e ai momenti di incontro con le altre comunità ecclesiali presenti. L’Arcivescovo Caiazzo che ha celebrato la Santa Messa nella parrocchia Madonna di Fatima della capitale ecuadoriana, nella sua omelia ha sottolineato: “Quito in questo momento storico è posta da Gesù e dalla Chiesa al centro dell’umanità chiamata a guardarle le tante mani inaridite, le tante paralisi spirituali, la disperazione dei tanti gridi di dolore a cause di ingiustizie, per essere sanati dalla presenza viva e reale di Gesù nell’Eucaristia che ci dice di tendere a lui tutte le mani”.

Nella messa conclusiva del 15 settembre scorso il legato pontificio, cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo emerito di Caracas ha sottolineato che: “L’Eucaristia toglie la fame di cose materiali e accende il desiderio di servire, ci solleva dalla nostra comoda sedentarietà e ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma anche mani per sfamare il nostro prossimo”. Aggiungendo che è quanto mai “urgente che ci si occupi di coloro che hanno fame di cibo e di dignità, di coloro che non hanno lavoro e faticano a guadagnarsi da vivere”. Ha concluso il suo intervento sottolineando come: “l’Eucaristia e la devozione al Cuore di Gesù amplieranno gli orizzonti delle nostre vite per servire meglio un mondo contraddittorio, ferito, ma redento in Cristo, con il compito di trasfigurarlo”.

Il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale si terrà a Sidney nel 2028.

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