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IL VANGELO DELLA SEMPLICITÀ DI PADRE VITALE

“E’ degli uomini semplici portare nel cuore il sogno di Dio. Padre Vitale di questa semplicità ne ha fatto il Vangelo della vita”. L’Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, monsignor Davide Carbonaro ha introdotto le esequie di Padre Vitale Dartizio, tornato alla Casa del Padre qualche giorno fa all’età di 103 anni. La città di Potenza si è stretta attorno alla comunità francescana per dare l’ultimo saluto al frate. “Una decina di giorni fa – ha ricordato monsignor Carbonaro nella sua omelia – ha voluto incontrarmi. Abbiamo parlato per un’ora e mezza. Mi ha raccontato tutta la sua vita”. Una vita fatta di “corse” per servire il prossimo. “Il Vangelo di oggi – ha ripreso l’Arcivescovo – ci indica sei vie che incontrano l’umanità. E Padre Vitale le ha percorse tutte. La settima è il riposo, la Pasqua”. Da qui il ringraziamento per la vita del frate: “che ha sparso la semente del buon grano. Non ha edificato opere, ma ha risanato cuori, relazioni. Grazie a San Francesco che ci insegna a lodare Sorella Morte. Padre Vitale l’ha accolta e ora i suoi occhi sono aperti su Cristo, il giudice dei nostri cuori”.

Il ricordo di don Giuseppe Ferraiuolo

Servono poche parole per tracciare il ritratto di una bellezza antica, eppure sempre Nuova, perché visitata dallo Spirito, l’unico vero elisir di eterna giovinezza. Stiamo parlando proprio di te padre Vitale, un’energia a servizio, che non ha nulla da invidiare, nel confronto, ai muscolosi tratti di un giovane “accomodato”.

Un uomo spirituale la cui volontà non temeva in alcun modo il confronto con l’affaticamento e la debolezza del suo corpo vissuto e usurato, una presenza continua che giammai pensava di divenire invadenza, perché vissuta in modo semplice, da un uomo che agiva e si muoveva all’interno della sua famiglia.

Un annuncio forte, che se da una parte ricorda quanto si diceva di Gesù: ” insegnava loro come uno che ha autorità”, dall’altra parlava di un uomo che , educato “all’antica”, affermava come pura oggettività ciò che aveva accolto, come un bambino, nella sua soggettività.

Grazie padre Vitale per la tua ostinata, perseverante, presenza ad maiorem dei gloriam, continuerai a vivere in noi come “Amore” superando i confini del tempo e dello spazio.

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