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IL PAPA SCRIVE AI GIOVANI PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2024

Nel suo ultimo messaggio ai giovani in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno si celebra a livello diocesano il 24 novembre prossimo, Papa Francesco esorta la gioventù del mondo a mettersi in cammino con speranza, traendo ispirazione dalle parole del profeta Isaia: «Quanti sperano nel Signore […] camminano senza stancarsi» (Is 40,31). Questo versetto, tratto dal “Libro della consolazione”, si riferisce alla fine dell’esilio del popolo di Israele e all’inizio di un nuovo cammino di speranza e rinascita. Il Santo Padre invita i giovani a riflettere su come, anche oggi, viviamo tempi segnati da drammi quali guerre, disuguaglianze e sfruttamento. In questi contesti difficili, dove l’incertezza sembra dominare il futuro, è facile cadere nella disperazione, nella noia o cercare soluzioni illusorie e distruttive. Tuttavia, afferma il Papa, “il Signore apre davanti a voi una strada e vi invita a percorrerla con gioia e speranza“.

La vita, ricorda Francesco, è un pellegrinaggio, un viaggio verso Dio, fonte della nostra salvezza e pienezza. È un cammino spesso faticoso, dove la stanchezza è inevitabile. Questa fatica, sottolinea il Papa, può nascere dalle pressioni sociali che impongono standard elevati di successo e possono condurre a un senso di inadeguatezza. A ciò si aggiunge la noia, una trappola che intrappola coloro che non osano mettersi in gioco e preferiscono rimanere immobili nella propria zona di comfort.

Di fronte a queste sfide, la risposta non è rimanere fermi, ma camminare nella speranza. La speranza, secondo il Santo Padre, è il dono divino che infonde una forza nuova, permettendo di superare le difficoltà e guardare oltre le preoccupazioni del presente. Questa speranza è un dono che ci viene offerto da Dio stesso, ed è una guida per il nostro cammino.

Nel viaggio della vita, sottolinea il Pontefice, ci saranno momenti difficili, che possono essere paragonati al deserto attraversato dal popolo di Israele verso la Terra Promessa. Anche chi ha fede può sperimentare periodi di crisi e di dubbio, in cui la vita sembra priva di senso. Tuttavia, Papa Francesco invita a considerare questi momenti come opportunità di crescita, in cui le false speranze vengono smascherate, permettendoci di riflettere sulle fondamenta su cui abbiamo costruito la nostra vita. È proprio in questi momenti di crisi che il Signore non ci abbandona, ma si fa vicino per offrirci il sostegno necessario, come fece con il profeta Elia nel deserto.

Un aiuto prezioso in questi tempi di difficoltà è l’Eucaristia, che il Santo Padre definisce come “l’autostrada per il cielo“, un dono che ci permette di camminare senza stancarci, poiché è Dio stesso che ci sostiene nel nostro pellegrinaggio. Francesco esorta i giovani a riscoprire il valore dell’Eucaristia e a trovare in essa la forza per superare le fatiche della vita.

In un altro passaggio significativo del suo messaggio, il Papa invita i giovani a vivere la vita non come semplici “turisti”, che attraversano i luoghi senza coglierne il significato, ma come “pellegrini”, che si immergono profondamente nelle esperienze della vita alla ricerca del senso profondo e della felicità. Il Giubileo del 2025, con il suo pellegrinaggio verso le Porte Sante, diventa per il Pontefice il simbolo di questo viaggio interiore che tutti noi siamo chiamati a compiere.

Papa Francesco esorta i giovani a prepararsi per questo pellegrinaggio con tre atteggiamenti fondamentali: ringraziamento, per lodare Dio per i doni ricevuti; ricerca, per mantenere viva la sete di Dio nel proprio cuore; e pentimento, per riconoscere i propri errori e tornare sulla giusta via. In questo modo, il cammino giubilare diventa un’occasione di incontro personale con Cristo, “Porta della salvezza”.

Il messaggio si conclude con un’immagine suggestiva: il colonnato di San Pietro a Roma, che rappresenta le braccia aperte della Chiesa, pronta ad accogliere tutti i suoi figli. In questo Giubileo della Speranza, il Papa invita i giovani a sperimentare l’abbraccio misericordioso di Dio, che perdona e rinnova. Essi stessi, una volta accolti da Dio, sono chiamati a diventare braccia aperte per gli altri, offrendo gesti di amicizia e ascolto sincero che possano diventare semi di speranza per chi ne ha bisogno.

Papa Francesco incoraggia i giovani a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà del cammino, ma a guardare con fede ai santi che hanno percorso la stessa strada e che ora incoraggiano dall’alto. Concludendo, affida tutti i giovani alla Vergine Maria, affinché possano continuare a camminare come pellegrini di speranza e amore.

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