DIOCESI DI MATERA-IRSINA. SEDE VACANTE. ELETTO AMMINISTRATORE DIOCESANO DON ANGELO GIOIA

Ai sensi del Codice di Diritto Canonico, è il Collegio dei Consultori che elegge, in caso di morte, trasferimento o rinuncia del vescovo, l’Amministratore Diocesano, responsabile del governo della Diocesi sino alla presa di possesso da parte del nuovo Vescovo.
Così, a due giorni dalla presa di possesso della Diocesi di Cesena-Sarsina da parte di mons. Caiazzo, il Collegio dei Consultori ha nominato amministratore diocesano della Chiesa di Matera-Irsina don Angelo Gioia.
Cos’è il Collegio dei Consultori
Don Angelo Gioia, mons. Filippo Lombardi, mons. Pierdomenico Di Candia, don Vito Burdo, don Massimo Ferraiuolo, don Pasquale Giordano e don Nino Martino compongono il Collegio dei Consultori, l’organismo diocesano introdotto dal Codice di Diritto Canonico (can. n. 502) che comprende i più stretti consulenti del Vescovo: sacerdoti in numero variabile tra 6 e 12, scelti dal vescovo in seno al Consiglio Presbiterale, in carica per cinque anni. Il Vescovo ha bisogno del consulto di tale Collegio, seppure con voto non vincolante, per alcune scelte di particolare rilevanza: ad esempio, per l’indizione di un sinodo diocesano, oppure per l’erezione, soppressione o modifica in modo rilevante delle parrocchie.
Inoltre, in caso di sede vacante, il Collegio dei Consultori sostituisce il Consiglio Presbiterale e nomina l’amministratore diocesano, entro 8 giorni dalla notifica della vacanza della diocesi, quando non abbia, nel frattempo, provveduto la Santa Sede alla nomina di un amministratore apostolico.
Chi è don Angelo Gioia

Nato a Policoro il 6 luglio 1971, don Angelo Gioia è figlio della Comunità “Mater Ecclesiae” di Bernalda.
Fanciullo e giovane attivo tra le schiere dell’Azione Cattolica assieme al parroco don Mimì D’Elia e ai ragazzi della sua comunità parrocchiale, nel 1985 entrava in seminario a Potenza e il 29 giugno 1996 veniva ordinato presbitero da mons. Antonio Ciliberti nella Basilica Cattedrale di Matera.
Ha proseguito gli studi conseguendo una Licenza in Pastorale della Famiglia al Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” di Roma nel 2018.
Don Angelo, inoltre, è stato parroco in solidum non moderatore di “S. Rocco” in Montalbano J. (2003-2005), poi parroco di “S. Giovanni Battista” in Ferrandina (2005-2012), Vicerettore (2018-2018) e poi Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata “Giovanni Paolo II” in Potenza (2018-2023) e, nel tempo, ha ricoperto diversi incarichi in Azione Cattolica.
Don Angelo è stato Vicario Generale della Diocesi di Matera-Irsina dal 10 dicembre 2023.
Dal 1° ottobre 2024 è Canonico del Capitolo Cattedrale e Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori, Amministratore parrocchiale di “S. Leone Magno” in Metaponto e collaboratore parrocchiale a “S. Bernardino da Siena” e “Mater Ecclesiae” in Bernalda e al “SS. Salvatore” in Serramarina.
Infine, don Angelo è responsabile unitario dell’Azione Cattolica diocesana e Assistente ecclesiastico dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia.
In qualità di Amministratore Diocesano avrà il compito di reggere la Diocesi fino alla nomina del nuovo Vescovo da parte del Santo Padre, garantendo l’amministrazione “ordinaria” della nostra Chiesa.
Questo il testo dell’annuncio inviato da mons. Filippo Lombardi, subito dopo la nomina, ai Sacerdoti, Diaconi, Religiosi e Religiose e a tutti i Fedeli laici della Arcidiocesi di Matera – Irsina:
Il Collegio dei Consultori, nella responsabilità di assicurare alla diocesi una guida per questo tempo di attesa del nuovo Pastore, ha provveduto alla nomina dell’Amministratore diocesano nella persona di don Angelo Gioia.
Gli auguriamo tanta serenità, preghiamo perché lo Spirito santo lo assista in questo compito e chiediamo al Signore che dia alla nostra Chiesa un Pastore secondo il suo cuore.
Amministratore apostolico e diocesano
Il Codice di Diritto Canonico indica, in verità, tre tipologie di amministratori: apostolico, diocesano e parrocchiale. I primi due hanno “il compito di reggere interinalmente la diocesi” (can. 421/1) durante il periodo di vacanza del vescovo. Il terzo, invece, è previsto per la guida di una parrocchia nel caso di mancanza temporanea del parroco e pertanto è un aspetto che non ci interessa in questo momento.
L’amministratore che regge la Diocesi nel tempo di vacanza vescovile è detto “apostolico (sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis)” se viene individuato dalla Santa Sede e, invece, “diocesano” se viene eletto dal Collegio dei Consultori, come è accaduto per la nostra Chiesa locale.
Il can. 425, comma 2, del Codice di Diritto Canonico prevede che l’incarico sia ricoperto da un sacerdote – ossia da un presbitero, oppure da un vescovo, fosse anche un vescovo emerito o ausiliare – non necessariamente all’interno del Collegio dei Consultori, che abbia compiuto i trentacinque anni di età che si distingua per dottrina e prudenza.
La votazione segreta dei consultori avviene alla presenza di due scrutatori nominati tra gli stessi consultori. Il sacerdote a cui è comunicata l’elezione deve notificare entro otto giorni utili dalla ricezione dell’intimazione al presidente del collegio o del gruppo se accetta l’elezione. E puntualizza inoltre il CIC (can. 428 /1) che “mentre la sede è vacante non si proceda a innovazioni” particolari nella gestione della Diocesi.
Nel nostro caso, la partita si è conclusa molto presto, essendo inoltre don Angelo membro del Collegio dei Consultori.
Giovedì 20 marzo, invece, si riunirà il Consiglio dei Consultori di Tricarico per eleggere l’amministratore diocesano dell’altra Chiesa che ha guidato in questi ultimi anni mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.