UNA CHIESA IN CAMMINO: LA PRIMA ASSEMBLEA SINODALE DELLE CHIESE IN ITALIA
Di Simona Loperte e Luca Micelli
Si è appena conclusa la Prima Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia, un momento cruciale nel Cammino Sinodale nazionale. La Basilica di San Paolo fuori le mura, suggestiva cornice da cui per la prima volta, nel gennaio del 1959 San Giovanni XXIII annunciò l’intenzione di indire il Concilio Vaticano II, ha ospitato gli oltre mille delegati che hanno affrontato temi centrali per il futuro della Chiesa italiana.
Al cuore dei lavori dell’Assemblea vi è stato lo studio e la condivisione per recepire integrazioni e correzioni dei Lineamenti del volto di una Chiesa sempre più missionaria nello stile della prossimità al fine di costruire insieme lo strumento di lavoro da consegnare alle Diocesi. Tali Lineamenti rappresentano un documento che raccoglie i frutti delle fasi precedenti del cammino sinodale e propone gli orientamenti e le prime traiettorie pratiche per una Chiesa capace di riformarsi e rispondere con autenticità alle sfide del nostro tempo. Riconoscendo la necessità di una conversione personale, comunitaria e strutturale, i Lineamenti individuano tre dimensioni fondamentali di ogni autentica riforma ecclesiale: prassi pastorali rinnovate, formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita e corresponsabilità. L’Assemblea non è stata solo un momento di lavoro, ma un’autentica esperienza di fede. Gli oltre mille delegati, suddivisi in tavoli, hanno potuto pregare insieme, conoscersi e scambiarsi opinioni e diversità di vedute sotto il benevolo sguardo del Cristo Pantocratore raffigurato al centro dell’abside della Basilica.
Come ha evidenziato Mons. Erio Castellucci, la Chiesa italiana sta imparando a “camminare insieme” in un contesto segnato da sfide globali e locali, dimostrando che le comunità cristiane non sorvolano la storia come mongolfiere, ma la attraversano con realismo e speranza, facendosi compagne dell’umanità.
Il Card. Zuppi ha ricordato che la sinodalità non è un esercizio organizzativo, ma uno stile che coinvolge tutti e richiede parresia, umiltà e creatività. È questa “leggerezza”, intesa come agilità nel rispondere alle complessità del presente, che permette alla Chiesa di aprire nuove strade senza smarrire la sua identità.
Un tema centrale dell’Assemblea è stato il dialogo tra fede e cultura. I Lineamenti sottolineano l’urgenza di una Chiesa che sappia “fare cultura”, valorizzando le esperienze di comunità e traducendole in linguaggi comprensibili e significativi. Non si tratta solo di rispondere alle emergenze, ma di proporre una visione integrale e profetica capace di illuminare la vita delle persone.
Conclusa la Prima Assemblea le Chiese locali sono chiamate a lavorare con lo strumento di lavoro per contribuire a trasformare le prime traiettorie in vere e proprie proposizioni (decisioni ed auspici), che saranno successivamente recepite ed ulteriormente sviluppate nell’ambito della Seconda Assemblea Sinodale del 2025. Come ricorda Papa Francesco, la sinodalità non è un metodo tra tanti, ma l’essenza di una Chiesa missionaria e inclusiva, capace di rendere visibile il volto misericordioso di Dio.
In questo tempo complesso, la Chiesa italiana si conferma pellegrina di speranza, testimone di un Vangelo che umanizza e trasforma. È solo l’aurora, ma i segni di un rinnovamento profondo e autentico sono già visibili. La sfida è grande, ma il desiderio di rispondere con generosità e audacia al mandato missionario di Cristo non manca. Come disse san Giovanni XXIII all’apertura del Concilio Vaticano II: Tantum aurora est!