La “Madonna contadina” di Avigliano
Il culto mariano ad Avigliano ha origini antichissime. Secondo una leggenda la statua venerata nella chiesa rurale della Madonna delle Grazie, nel 1240 fu ritrovata miracolosamente nei pressi di Campagna in provincia di Salerno dove, in seguito, sorse un convento intitolato a Santa Maria di Avigliano. Nei secoli successivi, la devozione mariana è diventata sempre più intensa tanto che nel 1583 nella chiesa madre di San Leonardo si registra la presenza di due altari dedicati a Maria, uno dei quali alla Madonna del Carmine. L’evento che darà inizio ad una vera e propria venerazione della Madonna del Carmine fu il terremoto dell’8 settembre 1694 che provocò morte e distruzione in Campania e in Basilicata. Avigliano fu risparmiata dalle gravi conseguenze , sia in termini di vittime che di danni al patrimonio edilizio. Gli Aviglianesi che si erano rifugiati sulla Montagnola, decisero di costruire una cappella intitolata alla Vergine del Carmine. La chiesa fu inaugurata il 22 settembre 1696 e la Montagnola venne denominata “Monte Carmine”. Da allora la statua della Madonna viene portata in processione dalla chiesa madre, oggi Basilica pontificia minore, al Monte Carmine il 16 luglio e sempre in processione riportata nella chiesa madre la seconda domenica di settembre. La festa della Madonna del Carmine rappresenta un momento di forte aggregazione e di identificazione del popolo aviglianese sparso nel mondo che riconosce in Maria la madre, la guida, l’avvocata, colei che è sempre pronta a proteggere, ad ascoltare, a confortare chi si rivolge a lei. Il santuario del Monte Carmine, nei mesi estivi di permanenza dell’icona della Madonna, è mèta di pellegrinaggi da tutta la Regione, luogo di spiritualità e di preghiera. Il volto della Madonna del Carmine allo stesso tempo materno e austero invita a vivere immersi nella concretezza della quotidianità con lo sguardo rivolto alle cose alte del cielo; un invito a costruire un progetto di vita personale e comunitario che preveda azione e contemplazione.
Vitina Ferrara
Presidente diocesana AC