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Fede e modernità, qui ed ora

“Teo-dia-logia : immaginando la gioia della verità”: il titolo del primo confronto che si è tenuto  a Potenza,  presso l’Auditorium dell’Immacolata del Seminario Maggiore di Basilicata. Il confronto si è svolto con la teologa e docente della Pontificia Università Gregoriana Stella Morra. A dialogare con lei sono stati il prof. Don Nicola Soldo, direttore dell’Istituto Teologico di Basilicata e docente di antropologia teologica, e il professore e filosofo Giuseppe Biscaglia, assieme a don Domenico Beneventi, il prof. Rocco Gentile e la prof.ssa Mariangela Caporale.

 Notevole è stato l’interesse verso il tema proposto, tanto che a partecipare non sono stati solo i seminaristi e studenti di teologia, ma anche studenti e docenti dei licei e della università della città.

Il tema proposto dalla teologa riguardava lo sviluppo storico della relazione che vi è tra esperienza religiosa e cultura e tra fede e ragione. Se nel XIII e XIV secolo la cultura non poteva essere slegata dalla religiosità, anzi erano quasi sovrapposte, le due  esperienze sono andate man mano sganciandosi, fino al punto da diventare nella contemporaneità solo tangenti in un punto, la coscienza. Quest’ultima emerge, di conseguenza, come la parte più intima dell’uomo, che lo muove a compiere atti benevoli. A tal proposito, il prof. Biscaglia ha parlato di un’etica dell’accoglienza che dovrebbe essere alla base della società, di fronte al pluralismo culturale e religioso attuale.

Alla luce del dialogo e confronto non solo tra i relatori, ma anche con quanti sono intervenuti dal pubblico, è emersa l’importanza della coscienza nella quale esperienza religiosa e cultura  continuano a vivere insieme.

Don  Nicola Soldo

Direttore Istituto teologico della Basilicata

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